Storia

In prossimità del torrente Sambro che scende dalla collina di Bettona, posta su un’altura dalla quale domina la Valle del Tevere da Assisi a Foligno, sorge l’antica abbazia benedettina di San Quirico.

La sua fondazione risale al secolo X, anche se il documento più antico nel quale è ricordato San Quirico è il diploma emesso da papa Urbano III nel 1185 a favore dell’abbazia di San Giuliano a Spoleto, dove figura anche il Monasterium Sancti Quirici di Bettona.

Il periodo di massimo splendore dell’abbazia di San Quirico coincide con i secoli XI e XII, quando i monaci costituirono un vasto patrimonio fondiario con numerose dipendenze. In questo periodo, San Quirico era uno dei due maggiori insediamenti monastici nel territorio di Bettona, insieme alla vicina abbazia di San Crispolto.

La decadenza di San Quirico iniziò all’inizio del secolo XIV. A causa dei crimini e degli eccessi attribuiti alla comunità monastica, nel 1325 papa Giovanni XXII, dalla sede pontificia di Avignone, depose il priore Nino e diede il monastero in commenda, affidandolo a prelati o laici che usufruivano delle rendite. Da allora San Quirico, nel quale non risiedeva più una comunità monastica stabile, divenne un’azienda agricola che gestiva il più vasto patrimonio fondiario del territorio bettonese. Come attestato dalle Rationes decimarum per l’anno 1334, cioè i registri di riscossione dei tributi dovuti allo Stato Pontificio, il Monasterium Sancti Quirici de Plano Bitonii godeva di rendite molto elevate ricavate dai suoi vasti possedimenti. Nel Catasto dei beni ecclesiastici del 1354 risulta che il monastero possedeva ben 65 fondi agricoli.

Proprio a causa delle cospicue rendite e dei numerosi benefici, San Quirico fu spesso oggetto di contesa tra i dignitari ecclesiastici locali, che ne rivendicano il controllo.

Nel 1414, gli edifici monastici furono quasi completamente distrutti durante le incursioni delle truppe di Ladislao d’Angiò, re di Napoli, che più volte varcò i confini dello Stato Pontificio.

Nei secoli XVII e XVIII, la commenda di San Quirico fu assegnata ininterrottamente a prelati romani che, fino al 1810, incaricavano dell’officiatura della chiesa i Frati Minori Cappuccini del vicino convento di Sant’Onofrio di Bettona. Nel 1810, il monastero di San Quirico fu soppresso dai Francesi, gli edifici furono adibiti a casa colonica e ceduti a privati.

 


Testi a cura di Nadia Togni


Bibliografia

Nadia Togni, «Bettona, San Quirico», in Monasteri benedettini in Umbria. Alle radici del paesaggio umbro, Direzione scientifica di G. Farnedi o.s.b., Repertorio di N. Togni, Regione Umbria – Centro Storico Benedettino Italiano, 2014 (Biblioteca del Monasticon Italiae, 1), pp. 22-24.